Paolo Pillitteri, ex sindaco socialista di Milano, si è spento il 5 dicembre 2024, giorno del suo 84° compleanno.
Figura centrale della politica milanese degli anni Ottanta, fu primo cittadino del capoluogo lombardo dal 1986 al 1992, durante una fase cruciale di trasformazione della città.
Nato il 5 dicembre 1940, Pillitteri era noto anche per il suo legame familiare con Bettino Craxi, essendo suo cognato.
Esponente del Partito Socialista Italiano (PSI), Pillitteri iniziò la sua carriera come consigliere comunale a Milano e successivamente fu eletto deputato nella IX e XI legislatura. Durante il suo mandato da sindaco, Milano conobbe un periodo di forte espansione economica e culturale, diventando il simbolo del dinamismo degli anni ottanta.
Tuttavia, la sua amministrazione non fu immune da controversie, venendo coinvolta in seguito nelle vicende giudiziarie legate a Tangentopoli.
Vita oltre la politica
Oltre al ruolo politico, Pillitteri si distinse come giornalista e docente. Collaborò con testate come Avanti! e fu condirettore del quotidiano L’Opinione delle Libertà. Appassionato di cinema, insegnò Storia del Cinema all’Università IULM di Milano, coltivando sempre una profonda curiosità per il mondo della cultura.
L’annuncio della sua morte è stato dato dal figlio Stefano sui social con un messaggio toccante: “Ha avuto un’esistenza ricca, nel bene e nel male, e resta nel cuore di tante persone”. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio, tra cui quello del sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha espresso vicinanza alla famiglia e l’intenzione di ricordare pubblicamente l’ex sindaco. Stefania Craxi lo ha definito “un autentico riformista e sindaco illuminato“.
La vita di Pillitteri fu segnata anche da difficoltà legate a Tangentopoli, che lo portarono a una condanna nel 1996. Inoltre, nel 2000, gli fu vietato di partecipare ai funerali del cognato Bettino Craxi a Tunisi, un episodio che lasciò un segno profondo.
Con la sua morte, Milano perde un protagonista del suo recente passato, simbolo di un’epoca complessa e affascinante che ha contribuito a plasmare l’identità della città moderna. Un racconto che ha portato moltissimi a dimostrare affetto nei suoi confronti e dunque a dare sostegno emotivamente alla famiglia.