Molti Paesi europei tornano a seguire l’ora solare, abbandonando l’ora legale in vigore dalla scorsa primavera.
Ma come funziona esattamente questo cambiamento e perché continuiamo a farlo?
L’ora solare è quella che segna il “tempo naturale”, più vicino all’effettivo ciclo del giorno e della notte. Ogni anno, in autunno, la lancetta dell’orologio viene spostata indietro di un’ora rispetto all’ora legale, ritornando così all’ora solare.
Questo significa che avremo più luce la mattina e un’ora di luce in meno alla sera. Nella notte tra sabato e domenica, quindi, guadagneremo un’ora di sonno: alle 3:00 gli orologi torneranno alle 2:00.
Perché esiste il cambio tra ora legale e ora solare?
Il cambio di ora nasce dall’idea di sfruttare al massimo le ore di luce naturale, riducendo il consumo energetico. Questa pratica fu introdotta per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale, con l’obiettivo di risparmiare energia necessaria all’industria bellica. Durante i mesi estivi, spostando in avanti le lancette, si cerca di sincronizzare meglio l’orario umano con le ore di luce: si tende quindi ad avere più luce naturale la sera, riducendo l’uso di energia elettrica.
In Italia, l’ora legale è stata introdotta nel 1916 e, dopo alcuni periodi di sospensione, è diventata una prassi stabile dagli anni Sessanta. In Europa, l’ora legale è applicata in modo uniforme grazie a una direttiva comunitaria che coordina il passaggio contemporaneo in tutti gli Stati membri. Questo cambio, però, non è privo di controversie, e diversi Paesi hanno proposto di abolire il sistema di doppio orario, optando per una scelta permanente tra ora solare e ora legale.
I rischi e le controversie legati al cambio d’ora
Nonostante le buone intenzioni, il cambio di ora ha effetti controversi sia in termini di salute che di risparmio energetico.
Effetti sulla salute: Cambiare orario può disturbare il ritmo circadiano, il nostro “orologio interno”, portando a una sensazione di stanchezza, irritabilità e difficoltà di concentrazione nei giorni successivi. Alcuni studi hanno evidenziato un lieve aumento di problemi cardiaci e di incidenti stradali nei giorni successivi al cambio d’ora. Anche se i disturbi non sono gravi, possono essere fastidiosi, soprattutto per bambini, anziani e chi soffre di disturbi del sonno.
Impatto sul risparmio energetico: Il risparmio energetico legato all’ora legale è oggetto di dibattito. Con il miglioramento delle tecnologie di illuminazione e la crescente diffusione dell’energia solare, il vantaggio in termini di risparmio sembra essere diminuito rispetto al passato. Alcuni studi recenti sostengono che l’ora legale influisce poco sui consumi totali di energia, mentre altri sottolineano che i vantaggi economici rimangono validi.
Ritmi sociali ed economici: Anche il cambio di abitudini e orari lavorativi può avere un impatto. Alcune categorie di lavoratori, come i turnisti, risentono maggiormente del cambio di ora, e anche la produttività può risentirne. Inoltre, alcuni settori economici, come quello della ristorazione e dell’intrattenimento, potrebbero trarre maggior vantaggio da una stabilità oraria.