Cos’è la sindrome da α-gal (allergia alla carne rossa) che allarma gli States (e il mondo intero)

Una puntura di zecca può scatenare l’allergia alla carne rossa: scopri cos’è la sindrome da α-gal, sintomi, cause e come gestirla.

La storia è quasi surreale: un uomo di 47 anni, in piena salute, muore improvvisamente nel bagno di casa, in un caso che inizialmente viene archiviato come «morte improvvisa inspiegata» (per la gioia dei complottari no vax che). Dietro quel tragico episodio, in realtà, si cela una condizione molto poco conosciuta: la sindrome da Alpha‑gal syndrome (AGS), ovvero un’allergia alla carne rossa scatenata dalla puntura di zecca.

Ecco dunque un approfondimento — speriamo sufficientemente chiaro — su cos’è questa malattia, come si manifesta, cosa sapere e quali precauzioni adottare.

Che cos’è la sindrome da α-gal

La sindrome da α-gal è un’allergia acquisita a un carboidrato chiamato galattosio-α-1,3-galattosio (α-gal) che si trova nelle cellule degli animali mammiferi (come bovini, suini, ovini) ma non nell’uomo.

Nel dettaglio: dopo la puntura di una zecca in grado di trasmettere α-gal tramite la sua saliva, l’organismo può diventare sensibilizzato. In un momento successivo, all’assunzione di carne rossa o altri prodotti animali contenenti α-gal, può scattare una reazione allergica — spesso non immediata, ma con insorgenza ritardata di ore.

Va sottolineato che non tutte le punture di zecca portano alla sindrome: è una condizione rara, ma che va attentamente conosciuta, anche per evitare che passi inosservata (rappresentando così un pericolo per la vita di chi viene colpito)

Sintomi e manifestazioni

Ciò che rende la sindrome da α-gal particolarmente insidiosa è il ritardo tra assunzione dell’alimento e comparsa dei sintomi: solitamente tra 2 e 6 ore, ma in alcuni casi anche fino a 8 ore dopo.

I sintomi possono spaziare da manifestazioni “leggere” — prurito, orticaria, nausea — fino ad arrivare a condizioni potenzialmente gravi come l’anafilassi (respiro difficoltoso, caduta della pressione, svenimento).

In particolare, il coinvolgimento gastrointestinale (dolore addominale, vomito, diarrea) è spesso rilevante, e proprio questa componente a volte fa sì che la condizione venga inizialmente interpretata come un’intossicazione alimentare o un’influenza dell’apparato intestinale.

Inoltre molti medici non la riconoscono immediatamente, essendo abituati alle allergie che si manifestano entro pochi minuti dall’esposizione. In conseguenza, la diagnosi può tardare e la sindrome restare “invisibile”.

Cause e fattori di rischio

La causa principale — più documentata nei Paesi Uniti — è la puntura della zecca Amblyomma americanum (detta “lone star tick”), il cui morso può introdurre α-gal nell’organismo umano, ma altre zecche in altre regioni del mondo sono state associate a casi analoghi.

I fattori che aumentano il rischio includono l’esposizione frequente alle zecche (aree boschive, erba alta, zone con fauna selvaggia) e punture ripetute.

È cruciale comprendere che non basta la carne rossa per sviluppare la sindrome: serve la sensibilizzazione (tramite zecca) + l’esposizione al trigger (assunzione carne contenente α-gal).

Diagnosi e gestione

La diagnosi richiede un buon sospetto clinico: se dopo aver mangiato carne rossa con qualche ora di ritardo compaiono sintomi allergici o gastrointestinali, è opportuno considerare la sindrome da α-gal.

Si può (si deve) quindi ricorrere all’analisi del sangue per verificare la presenza di anticorpi IgE specifici per α-gal. Trattare il paziente significa innanzitutto evitare l’alimento-trigger (carne rossa di mammiferi) e prodotti derivati che contengano la molecola α-gal.

In caso di reazione grave, la gestione è quella tipica delle allergie: antagonisti dell’istamina, adrenalina (epinefrina) in casi di anafilassi.

Infine, va dato risalto alla prevenzione – prevenire le punture di zecca è una parte fondamentale del controllo della sindrome (in assoluto è meglio evitare di essere punti da zecche, foriere di anche altre fastidiose malattie).

Perché è importante conoscere la sindrome da α-gal (e come prevenirla)

La sindrome da α-gal rappresenta un esempio di come un’allergia “nuova” possa essere sottovalutata: la manifestazione ritardata, l’assenza di storia allergica, la comparsa in contesti apparentemente “normali” (una cena, un barbecue) la rendono un candidato perfetto al mancato riconoscimento.

In realtà episodi rari ma gravi — perfino fatali — sono stati documentati (come quello citato in apertura di post), il che impone una maggiore attenzione a questa sindrome e anche adottare alcune precauzioni, come quelle che vi suggeriamo di seguito.

Una serie di accorgimenti che chiunque frequenti aree a rischio zecche (e potenzialmente carne rossa) può seguire:

Evitare zone con alta presenza di zecche, erba alta, boschi fitti;
Quando si è all’aperto, indossare pantaloni lunghi, calze, scarpe chiuse;
Utilizzare repellenti per insetti (DEET, permetrina per gli abiti) come indicato da fonti autorevoli.
Controllare la presenza di zecche su sé stessi, sui bambini e sugli animali domestici dopo l’attività all’aperto;
In caso di puntura di zecca e successivi sintomi dopo carne rossa, segnalarlo al medico e considerare la possibilità di AGS.

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