Prima di diventare Undici in Stranger Things, Millie Bobby Brown aveva già recitato in serie celebri. Ecco i ruoli poco noti che l’hanno formata.
C’è qualcosa di irresistibile nei percorsi che sembrano esplodere di colpo ma che, a guardarli bene, vengono da lontano – magari dopo una gavetta fatta di lavoro in silenzio e piccole parti. La carriera della seppur molto giovane (ricordiamo che è classe 2004) Millie Bobby Brown è una di quelle: nel 2016 arriva Stranger Things, lei diventa Undici, e il mondo si accorge di questa ragazzina inglese cresciuta tra Marbella e Bournemouth.
Tutti quindi pensano che sia spuntata dal nulla, ma non è così e andremo a scoprire che prima di Stranger Things Millie Bobby Brown aveva già recitato in serie eccellenti: la bambina che nella serie culto Netflix muove gli oggetti con la mente, si era già mossa con una naturalezza sorprendente sul set di altre serie molto note.
La primissima apparizione di Millie (ignota ai più) e il 2015 della svolta
Il bello dei primi ruoli è che, in qualche modo, parlano di chi diventerai senza dirlo esplicitamente. Millie esordisce nel 2013 in C’era una volta nel Paese delle Meraviglie (Once Upon a Time in Wonderland), spin-off della celebre serie ABC ispirata alle fiabe. È un’apparizione breve, ma già mette in chiaro due cose: è a suo agio nei mondi di fantasia e ha una presenza che buca lo schermo, anche quando lo schermo è pieno di effetti speciali.
Ma la svolta avviene nel 2015. È il 2015 infatti quando si ritrova a essere “quella bambina con il walkie-talkie” in Modern Family. L’episodio è La fidanzata di Andy (titolo originale Closet? You’ll Love It!), e Millie interpreta Lizzie, una ragazzina che osserva il mondo da dietro un binocolo e che parla con un tono sorprendentemente sicuro. È una scena minuscola, certo, ma chi la rivede oggi non riesce a non pensare a Undici, a quell’espressività che passa prima dagli occhi e poi dal resto.
Nello stesso anno compare in Grey’s Anatomy, episodio Sento la terra che si muove (titolo I Feel the Earth Moving): qui è Ruby, una bambina intrappolata in casa durante un terremoto. Un ruolo drammatico, costruito tutto sulla voce e sulla capacità di reggere un dialogo telefonico senza mai perdere intensità. In pochissimi minuti Millie mostra già la parte più “emotiva” della sua recitazione, qualcosa che nel contesto di Hawkins farà vedere in maniera definitiva.
E poi c’è Hawkins… la fama, il grande schermo e un grande futuro dinnanzi
La già ampiamente citata svolta avviene nel 2016 con Stranger Things. Non c’è molto da aggiungere: Undici diventa un’icona immediata, Millie una delle giovani interpreti più richieste al mondo. Le successive stagioni la trasformano in volto simbolo della nuova fantascienza pop, con tutto ciò che comporta in termini di visibilità, pressioni e nuove opportunità.
Da lì si apre il capitolo cinematografico: Godzilla: King of the Monsters (2019), Godzilla vs Kong (2021), e poi il franchise Enola Holmes, che la vede protagonista e produttrice, capace di tenere in piedi un film da sola, con una naturalezza che conferma ciò che i primi ruoli lasciavano intuire.
E ora che Stranger Things 5 è arrivata su Netflix, con quell’atmosfera da “ultimo giro di corsa” che si avverte sin dal primo episodio, Millie si ritrova a chiudere un cerchio. La serie le ha dato molto, ma è evidente che la sua carriera non si esaurirà qui: ha iniziato presto (consideriamo pur sempre che è una classe 2004), ha bruciato le tappe, e probabilmente continuerà a sorprendere il pubblico allo stesso modo in cui sorprendeva, dieci anni fa, chi la vedeva comparire in ruoli che sembravano troppo piccoli per contenerla.