Qual è il Borgo più amato d’Italia? Nella top tre Toscana, Marche e Sicilia

Peccioli, borgo toscano, è stato premiato come “Borgo più amato d’Italia” per la sua accoglienza e patrimonio artistico.

Peccioli, borgo toscano della provincia di Pisa con poco più di 4.000 abitanti, è stato incoronato come il “Borgo più amato d’Italia” durante la cerimonia degli Oscar del Turismo, nota come “Italia Destinazione Digitale”, tenutasi a Rimini. Questo prestigioso riconoscimento è stato assegnato grazie alle sue eccellenti performance in termini di popolarità e recensioni positive, superando Ripatransone, nelle Marche, e Petralia Sottana, in Sicilia.

Il borgo si è distinto in particolare tra i Borghi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, conquistando il primo posto nella classifica per l’attenzione all’ospitalità e al turismo sostenibile. Questo risultato è stato ottenuto attraverso un’analisi approfondita di dati relativi a punti di interesse turistico, strutture ricettive e recensioni online, dimostrando come Peccioli stia diventando una destinazione sempre più amata e visitata.

“Siamo estremamente orgogliosi di questo riconoscimento”, ha dichiarato il sindaco Renzo Macelloni. “È il frutto di anni di impegno e collaborazione con gli operatori locali per migliorare l’offerta turistica del territorio. Ma non ci fermiamo qui, questo premio ci sprona a continuare su questa strada, rendendo Peccioli ancora più accogliente.”

Peccioli, storia e cultura: la Pieve di San Verano e altre meraviglie architettoniche

Peccioli non è solo un borgo che ha conquistato il cuore dei turisti per la sua accoglienza, ma vanta anche un ricco patrimonio architettonico e religioso. Tra le principali attrazioni vi è la Pieve di San Verano, edificata tra il XI e il XII secolo in stile pisano. La chiesa si trova nella suggestiva Piazza del Popolo, dove si possono ammirare anche il palazzo pretorio e il palazzo del municipio. All’interno della chiesa, tra le sue decorazioni, spiccano tre opere del pittore secentesco fiorentino Jacopo Vignali.

Un’altra chiesa di grande importanza è la Chiesa di Santa Maria Assunta a Fabbrica, risalente al X secolo, caratterizzata da una struttura a tre navate e un’abside centrale che ospita un coro. Al suo interno sono custoditi arredi sacri attribuibili all’opera di Benedetto Buglioni, oltre a un’Ultima Cena del pittore lucchese Paolo Guidotti.

Tra le architetture civili, spicca il Palazzo Pretorio, sede del Museo di icone russe “F. Bigazzi” e di altre collezioni d’arte. Questo edificio medievale, rimaneggiato tra il XVIII e il XIX secolo, rappresenta una delle principali testimonianze storiche del borgo.

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