Perché Kanye West è diventato Ye? Le ragioni dietro il cambio di nome

Kanye West ha cambiato ufficialmente nome nel 2021, ribattezandosi Ye. Ma perché lo ha fatto? Dietro la scelta, ragioni religiose.

Ricordate Prince? Il grande artista statunitense, scomparso nel 2016 a meno di 58 anni, era solito farsi chiamare in vari modi: The Artist, TAFKAP (The Artist Formerly Known As Prince), o con un simbolo impronunciabile, noto ai fan come Love Symbol.

Un altro grande artista statunitense, il rapper statunitense, ne è stato in qualche forma un epigono, decidendo di cambiare nome – ma una volta per tutte e all’anagrafe: parliamo del rapper Kanye West, ribattezatosi con il nome di Ye. Ma perché questa scelta? Andiamo con ordine e vediamo il percorso che lo ha portato a scegliere per se stesso un nuovo nome.

Da Kanye West a Ye, il percorso e il perché del cambio di nome

Nel 2018 Kanye West era già una figura estremamente nota nello show biz, quando annunciò su X di voler essere conosciuto semplicemente come Ye: “[I am] the being formally [sic] known as Kanye West. I am Ye.”, scrisse sul social allora chiamato Twitter.

Tre anni dopo, il cambiamento divenne ufficiale, con il cambio di nome all’anagrafe: Ye presentò una richiesta formale per modificare il suo nome, citando “ragioni personali” e un tribunale di Los Angeles approvò ufficialmente la variazione a ottobre, eliminando legalmente Kanye Omari West (il suo nome originario) in favore del semplice Ye.

“Non essendoci obiezioni, la richiesta di cambio nome è accolta”: dichiarò allora la giudice Michelle Williams Court.

Lo stesso artista spiegò la sua decisione in un’intervista radiofonica del 2018: “Credo che ‘ye’ sia la parola più usata nella Bibbia, e nella Bibbia significa ‘tu’. Quindi io sono tu, siamo noi, è un concetto collettivo”.

Approfondendo, aggiunse: “Il mio nome è passato da Kanye, che significa ‘l’unico’, a Ye – una rappresentazione del nostro bene, del nostro male, delle nostre confusioni, di tutto”.

Al netto del cambio di nome (e complice probabilmente il suo disturbo bipolare) Ye ha sempre avuto una forte connessione con la religione, sebbene l’anno scorso abbia dichiarato di  avere “problemi” con Gesù.

Durante un’intervista con Big Boy, Ye ha così spiegato il suo allontanamento dalla fede tradizionale:

“Ho passato tante cose, ho pregato, ma non ho visto Gesù comparire” disse. “Ho dovuto prendere in mano la mia vita, la mia esperienza con i miei figli, con le persone, con la mia carriera, con la mia musica”.

Così, Ye è arrivato a definirsi un dio:

“E chiunque voglia contestarlo, sono il Dio di me stesso” affermò. “Non potete dirmi chi sono. Io posso dirvelo. Sta a voi ascoltare. Sono il Dio di me. Non so se sono già in paradiso”.

La posizione, quindi, è stata ribadita nell’album Vultures 1 dove Ye si autodefinisce “il nuovo Gesù” nella canzone Carnival, dove d’altra parte si paragona anche a Puff Daddy e Bill Cosby, icone di colore le cui vicende giudiziarie sono note ai più.

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