Nel silenzio della provincia, la verità fa ancora male – il nuovo giallo di Pino Caligiuri

Brando Mancia torna al suo paese per un caso di omicidio che riapre vecchie ferite. Un giallo di memoria e dolore firmato Pino Caligiuri.

Ci sono storie che non parlano solo di delitti, ma di ciò che resta dopo: silenzi, rimpianti, ferite che non si chiudono. Verità, dolore, desiderio di Pino Caligiuri (Santelli Editore) appartiene a questa categoria rara di gialli che non si esauriscono nel mistero da risolvere. È il racconto di un ritorno, quello del commissario Brando Mancia, chiamato a indagare su un omicidio nel suo paese d’origine, dove tutto sembra immobile ma niente è davvero come prima.

La trama si svolge nel 2024, in una provincia italiana solo all’apparenza tranquilla. Un uomo viene trovato morto, e quell’evento riporta a galla un doppio omicidio avvenuto trent’anni prima. Il tempo non ha cancellato i segreti, ha solo cambiato i volti. Brando si muove fra ricordi e indizi, in un viaggio che è anche dentro di sé: tra giustizia e ingiustizia, amore e rancore, redenzione e colpa.

Caligiuri, con uno stile asciutto ma empatico, costruisce un intreccio solido e umano, dove la ricerca della verità non è mai separata dalla fragilità di chi la cerca. Le atmosfere della provincia – le case chiuse al tramonto, il bar come confessionale, i sussurri che circolano più veloci dei fatti – diventano un personaggio a sé, vivo e giudicante.

Verità, dolore, desiderio è un romanzo sul peso della memoria, sulla necessità di fare i conti con le proprie scelte. Un giallo psicologico in cui la suspense convive con la malinconia, e in cui la verità, quando arriva, non libera: trasforma.

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