Matias Soulé verso la Nazionale italiana? Le parole del suo procuratore lasciano in qualche forma le porte aperte agli Azzurri.
Possiede il passaporto italiano per via delle origini materne: sua madre Virginia Malvano, e i nonni materni, sono originari di Ancona.
Si è di fatto formato nel calcio italiano: nonostante l’estro palesemente argentino, gioca in terra tricolore dal 2020, quando giovanissimo si è trasfrito dal Velez Sarsfield alla Juventus, giocando dappriam per lo più con la Juventus Next Gen, per poi fare apprendistato a Frosinone (11 reti in 36 gare a 20 anni, alla prima da titolare in serie A) ed essere quindi acquistato dalla Roma, che ha intenzione di farne a ben donde un cardine del proprio progetto. Di fatto, non ha mai giocato un minuto tra i grandi in Argentina.
Per queste ragioni, Matias Soulé avrebbe tutte le carte in regola per giocare con la maglia della Nazionale italiana, anche perché in Argentina è chiuso da tantissimi talenti nel suo ruolo e forse il fatto che giochi in Italia da sempre, nel suo caso, non è visto di buon occhio.
Lo voleva già Luciano Spalletti per giocare il poi sventurato Europeo del 2024, ma a quei tempi Soulé decise di attendere la chiamata della Albiceleste.
Due anni dopo, però, le cose parrebbero essere cambiate.
Soulé sogna di giocare il Mondiale: aperte le porte agli Azzurri?
Soulé, che come la metà degli argentini ha origini italiane (si stima che circa 25-30 milioni di argentini siano discendenti di italiani), potrebbe quindi rimpolpare le fila dei sudcamericani oriundi – gli argentini ad aver vestito la maglia azzurra in 115 anni di storia sono ad oggi 26.
A parlare dell’ipotesi è stato Martin Guastadisegno, procuratore del fantasista, interpellato da LaRoma24.it: “Matias sta lavorando tanto per la nazionale, è l’unico dei giovani argentini che non ha ancora avuto la possibilità di giocare un minuto. Sta diventando un leader in una squadra importante come la Roma e merita una chance. Sappiamo che l’Argentina ha tanti calciatori in quel ruolo, ma la convocazione con questa continuità nelle prestazioni, Matias la meriterebbe. Il suo sogno è giocare un Mondiale”.
“Soulé è italo-argentino e a questo punto non so che potrebbe succedere se la situazione con l’Albiceleste non si dovesse sbloccare. Tutto è in piedi in questo momento. Matias avrebbe legalmente la possibilità di essere convocato con la nazionale italiana”: se non si tratta di un’apertura, poco ci manca.
Classe 2003, potrebbe diventare un perno per l’Italia negli anni a venire. E ricordiamo che l’ultima volta che siamo diventati campioni del mondo in campo c’era un certo Mauro Camoranesi.