Apple Vision, la versione economica in arrivo nel 2025, con un prezzo inferiore e alcune funzionalità ridotte rispetto al modello Pro.
Apple ha presentato ufficialmente il suo innovativo visore per la realtà mista, Vision Pro, durante la Conferenza Mondiale degli Sviluppatori (WWDC) dello scorso anno. Dopo mesi di attesa, il dispositivo è finalmente arrivato sul mercato statunitense nei primi mesi del 2024, anche se molti paesi europei dovranno ancora attendere per poterlo acquistare. Nel frattempo, l’azienda di Cupertino sta già lavorando su una versione più accessibile di queste potenti lenti tecnologiche.
Secondo un recente rapporto del noto giornalista Mark Gurman di Bloomberg, Apple potrebbe lanciare una variante più economica del Vision Pro già nel 2025. Questa nuova versione, che dovrebbe avere un prezzo attorno ai 2.000 dollari (circa 1.850 euro – quasi la metà rispetto al prezzo attuale), punta a offrire un’esperienza simile, ma con alcuni compromessi per ridurre il costo.
Per contenere il prezzo, Apple sembra intenzionata a impiegare materiali meno costosi, un processore di fascia inferiore e a rimuovere funzionalità avanzate come EyeSight, che caratterizza il modello Pro. Nonostante ciò, l’idea è quella di mantenere gran parte delle capacità del dispositivo, offrendo comunque una soluzione valida per chi vuole entrare nel mondo della realtà mista targata Apple senza spendere una fortuna.
Nel prossimo futuro, Gurman prevede anche l’arrivo di una seconda generazione di Vision Pro, attesa per il 2026, seguita da occhiali smart più leggeri, simili alle Ray-Ban Meta, e una nuova generazione di AirPods con telecamere integrate nel 2027.
Apple vuole fare concorrenza a Meta dopo il lancio di Meta Quest 3S?
Dopo l’annuncio dei Meta Quest 3S (il visore per la realtà virtuale di Meta dal costo, quello sì, decisamente ridotto: parliamo di cifre a partire da 300 dollari) all’evento Meta Connect, i rumor su una versione meno costosa dell’Apple Vision non si sono fatti attendere.
Apple potrebbe infatti puntare a competere direttamente con l’offerta di Meta, proponendo un visore senza il marchio “Pro”, con una risoluzione e un set di funzionalità ridotti (sebbene la versione paventata dal giornalista di Bloomberg succitato abbia un costo molto più elevato rispetto a Meta Quest). Questo renderebbe il prodotto più accessibile, cercando però di non sacrificare troppo in termini di prestazioni e qualità.