Al Pacino in Assassination: non solo Modì, l’icona del cinema protagonista nel thriller su JFK

Al Pacino guida un cast stellare in Assassination, diretto da Barry Levinson, un thriller mozzafiato sull’omicidio di JFK.

Al Pacino, leggendario interprete e vincitore di un Oscar nel 1993 per il suo ruolo in Scent of a Woman – Profumo di donna, tornerà sul grande schermo con il thriller Assassination, in cui interpreta Tony Accardo, un influente boss mafioso coinvolto in un intrigo mortale.

Diretto da Barry Levinson, regista di capolavori come Rain Man e Good Morning, Vietnam, questo film presenta un cast straordinario: al fianco di Pacino troviamo Jessica Chastain, Brendan Fraser, Viggo Mortensen, Shia LaBeouf, John Travolta, Courtney Love e Bryan Cranston.

Il progetto nasce dalla penna del celebre sceneggiatore David Mamet, due volte candidato all’Oscar e vincitore del Premio Pulitzer, inizialmente scelto anche come regista prima dell’arrivo di Levinson. La trama si dipana attraverso la ricerca di un giornalista che, dopo aver trovato nuove prove, mette in discussione l’assassinio di Kennedy, insinuando il coinvolgimento della mafia. L’ipotesi avanzata nel film suggerisce che l’omicidio del 35° presidente degli Stati Uniti sia stato orchestrato dalla criminalità organizzata di Chicago, apparentemente colpita dalle misure anti-crimine di JFK.

Questa è l’ennesima prova del talento di Al Pacino, un interprete che negli anni ha dato vita a ruoli memorabili, dalla complessità psicologica di Michael Corleone in Il Padrino fino al recente ruolo in Modì – Tre giorni sulle ali della follia, dove ha collaborato con Johnny Depp (regista del film, al suo secondo lungometraggio) e Riccardo Scamarcio (protagonista del film, nei panni di Amedeo Modigliani).

Propri Johnny Depp, intervistato da Fabio Fazio sul Nove durante l’ultima puntata di ‘Che tempo che fa’, ha parlato del suo rapporto con Al Pacino, tributando enorme rispetto verso l’attore italoamericano: “Quando Al Pacino ti parla tu devi ascoltare. Lui è il Padrino”.

Per Al Pacino, tra Assassination e Modì, una sorta di seconda (se non terza) giovinezza: ad 84 anni, d’altra parte, può ancora dare tanto al cinema internazionale.

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