Chi è Macrino, l’imperatore interpretato da Denzel Washington ne Il Gladiatore 2?

La storia vera dell’imperatore Macrino, interpretato da Denzel Washington ne Il Gladiatore 2, in uscita il 15 novembre.

Nell’attesissimo film Il Gladiatore 2, in uscita il 15 novembre, Denzel Washington porta sul grande schermo un personaggio storico poco conosciuto ma straordinariamente complesso: l’imperatore romano Macrino. La sua interpretazione ha già suscitato apprezzamenti da parte della critica, per la capacità di catturare la natura sfaccettata e carismatica di un sovrano che ha segnato un periodo critico nella storia romana. Ma chi era davvero Macrino?

Le origini di Macrino: una vita fra ascese e conflitti

Marco Opellio Macrino nacque intorno al 164 a Cesarea, nell’attuale Cherchell in Algeria, un importante centro della Mauretania. Di origini puniche e berbere, apparteneva all’ordine equestre, una classe sociale romanizzata ma al di fuori dell’élite senatoriale. Sotto l’imperatore Settimio Severo, Macrino si distinse come discepolo di Plauziano, uno degli uomini più influenti dell’epoca. Grazie a questo legame, salì nella gerarchia, diventando infine prefetto del pretorio durante il regno di Caracalla. Questa carica elevata lo pose al comando delle uniche forze militari a Roma, i pretoriani, ovvero la guardia personale dell’imperatore, rendendolo il secondo uomo più potente dell’impero.

La relazione tra Caracalla e Macrino era complessa: sebbene inizialmente godeva della fiducia dell’imperatore, Macrino venne poi disprezzato e deriso da quest’ultimo, al punto da pianificare segretamente un complotto contro di lui. Nel 217, durante una campagna orientale contro i Parti, Caracalla fu assassinato da un soldato di nome Marziale. In assenza di un erede legittimo e di altri candidati autorevoli, Macrino colse l’opportunità e si autoproclamò imperatore, diventando così il primo sovrano romano non appartenente all’aristocrazia senatoriale. Nominò poi suo figlio Diadumeniano come Cesare, consolidando la linea di successione.

Il regno di Macrino e i conflitti interni ed esterni

Tuttavia, il breve regno di Macrino fu segnato da sfide esterne e interne. Alla notizia della morte di Caracalla, i Parti iniziarono a riconquistare territori perduti e Macrino fu costretto a rimanere in Oriente per affrontare il conflitto. Nel frattempo, a Roma si diffondeva il malcontento, alimentato da riforme militari che privilegiavano i veterani a scapito delle nuove reclute. Anche i membri della famiglia dei Severi, tra cui Giulia Mesa, zia di Caracalla, iniziarono a complottare contro Macrino: si diffuse la voce che il giovane Eliogabalo, nipote di Giulia Mesa, fosse figlio illegittimo di Caracalla e dunque l’erede legittimo al trono.

La ribellione scoppiò il 15 maggio del 218 e culminò l’8 giugno nella battaglia di Antiochia, dove Macrino fu sconfitto. Tentò di fuggire inviando il figlio come ambasciatore presso la corte dei Parti e dirigendosi verso Roma per raccogliere supporto, ma fu catturato in Anatolia, nella regione della Cappadocia, e giustiziato. Suo figlio Diadumeniano fu ucciso poco dopo dai Parti a Zeugma.

Macrino e la rappresentazione di Denzel Washington ne Il Gladiatore 2

Denzel Washington, con il suo carisma e la capacità di rappresentare la tensione interiore di Macrino, interpreta l’imperatore come una figura enigmatica e autoritaria, che lotta per mantenere il controllo in un mondo di tradimenti e intrighi. Ne Il Gladiatore 2, il suo Macrino emerge come un leader determinato ma condannato dalle circostanze, offrendo al pubblico una riflessione su un uomo che salì al potere in modo inusuale e che, nonostante i suoi sforzi, non riuscì a consolidare il proprio regno.

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