Maurizio Schillaci, cugino di Totò, colpito da tubercolosi dopo i funerali. Dopo il calcio, una vita segnata da droga e povertà.
Lo scorso 20 settembre, Maurizio Schillaci era tra i tanti presenti ai funerali del cugino Totò Schillaci, l’indimenticabile attaccante protagonista di Italia ’90. Alla cerimonia, tenutasi nella Cattedrale di Palermo, hanno partecipato migliaia di persone per rendere omaggio al calciatore scomparso a soli 59 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore al colon. Proprio in quei giorni, a Maurizio, anche lui ex calciatore, è stata diagnosticata la tubercolosi: un colpo durissimo nel pieno del lutto familiare.
La carriera di Maurizio Schillaci non ha mai raggiunto le vette del cugino Totò. Colpito da numerosi infortuni, ha dovuto dire addio al calcio all’età di soli 31 anni. I suoi problemi non si sono fermati al fisico: la depressione e la dipendenza da sostanze come eroina e cocaina lo hanno trascinato in un vortice di difficoltà personali. Ha perso tutto, arrivando a vivere in condizioni di estrema povertà, non avendo addirittura un tetto sotto il quale stare (si è trovato a vivere in una vecchia Fiat Panda).
L’approdo al Palermo in giovanissima età sembrava l’inizio di una carriera promettente. Sotto la guida di Zdeněk Zeman, al Licata, Schillaci ha poi vissuto i suoi anni migliori, ma i problemi fisici lo hanno ostacolato anche dopo il trasferimento alla Lazio. A soli 31 anni, oltre ai limiti fisici, si sono aggiunte le difficoltà extracalcistiche che lo hanno portato alla rovina.
La situazione di Maurizio si è aggravata negli anni, con la droga che lo ha spinto sempre più ai margini della società, fino a trovarsi senza una casa. Ha vissuto in auto e per strada, accompagnato solo dai suoi fedeli cani. Lo scorso 23 agosto, si è svegliato con una forte perdita di sensibilità alle mani e, dopo una serie di accertamenti, è arrivata la diagnosi di tubercolosi.
Oggi, Schillaci, 62 anni, è ancora ricoverato all’ospedale Civico di Palermo. La malattia lo ha colpito duramente e, nonostante la cura antibiotica, i medici stanno ancora cercando di controllare la febbre che lo tormenta. La degenza si sta prolungando più del previsto, e la sua situazione rimane critica.
Chi è Maurizio Schillaci? Il campo e la vita privata
Cugino di Totò Schillaci, Maurizio ha debuttato a 17 anni con la maglia del Palermo, prima di passare al Licata di Zeman, dove ha giocato in Serie C2 e C1 realizzando parecchi gol (era uno dei punti di forza della compagine allenata dal boemo). Successivamente, è approdato alla Lazio, ma gli infortuni al tendine hanno limitato il suo rendimento. Ha poi giocato anche con le casacche di Messina e Juve Stabia, terminando la sua carriera con 37 presenze e 4 reti in Serie B.
Gli ultimi anni di Maurizio sono stati segnati dalla dipendenza dalle droghe e da una vita di estrema precarietà. Nel 2022, nonostante le difficoltà, ha trovato un alloggio grazie all’aiuto di un conoscente che gli ha concesso un piccolo appartamento. Anche in questo periodo di grave indigenza, è stato sostenuto da volontari che gli hanno fornito cure e cibo, ma il suo stato di salute rimane fragile.