Fast & Furious 11: perché Universal frena sul finale della saga (non è solo colpa del budget)

Fast & Furious 11 è in stallo: Universal frena su budget, script e date. Ecco tutti i retroscena sulla fine della saga di Vin Diesel.

Il destino di Fast & Furious lascia i fan della saga con il fiato sospeso. Sui social Vin Diesel, attore-produttore della saga, parla di Fast & Furious 11 come del capitolo definitivo, un epico ritorno alle origini a Los Angeles, con possibili, nostalgici comeback. Eppure mentre lui accelera – come d’uopo quando si parla di questa saga – ai piani alti della Universal sembra che qualcuno abbia deciso di pigiare forte sul freno.

La realtà, come spesso accade a Hollywood, è molto più complessa delle rassicuranti promesse lanciate ai follower. Secondo un approfondito report del Wall Street Journal, dietro le quinte regna un’incertezza palpabile. E il problema non è solo quanto costerà questo finale, ma se e come potrà davvero essere realizzato.

Fast & Furious 11 e il muro dei conti: 200 milioni o niente

Il dato più crudo, quello che fa temere circa la fattibilità dell’ultimo capitolo della saga, è finanziario. Fast & Furious X ha incassato 705 milioni di dollari globalmente, un numero stellare per quasi qualsiasi altra franchise, ma un campanello d’allarme per Universal: con un budget di produzione davvero importante, stimato in 340 milioni di dollari, i profitti sono stati quindi risicati.

La risposta dello studio è stata un ultimatum: il via libera a F&F11 arriverà solo se il budget verrà ridotto a 200 milioni di dollari con un taglio di oltre il 40% rispetto al capitolo precedente. Tradotto: niente più set faraonici in tutto il mondo, niente sequenze d’azione iper-tecnologiche che sfidano ogni legge della fisica (e del buon senso) e, forse, un cast più ristretto. Una sfida creativa non da poco per un franchise che ha fatto del “più grande, più costoso, più esagerato” il suo mantra.

Ma non è solo una questione di soldi. Le fonti citate dal WSJ rivelano che non esiste ancora una sceneggiatura approvata. Senza una storia solida, tutto è fermo. Vin Diesel ha parlato di un’uscita nel 2027, ma quella data, oggi, è pura speculazione.

Anche gli accordi con il cast stellare non sarebbero ancora chiusi. Dopo oltre vent’anni, negoziare i contratti per un film che dovrebbe chiudere un’era è un’operazione delicatissima. Come conciliare le richieste salariali degli attori di punta con un budget così ridotto? È un rompicapo che i produttori, incluso Neal Moritz, devono ancora risolvere.

Il vero nodo da sciogliere, però, è narrativo. La dichiarazione di Moritz è rivelatrice: l’obiettivo è un finale “soddisfacente sia creativamente che finanziariamente”. La saga di Fast & Furious è diventata un colosso globale, ma ha progressivamente allontanato una parte del suo pubblico storico, che rimpiange il realismo grezzo dei primi capitoli.

Universal è intrappolata in un dilemma: come concludere una saga così iperbolica senza deludere i fan che ne amano proprio l’eccesso? Un ritorno a Los Angeles è un’ottima mossa nostalgica, ma basterà? Il rischio è che un budget ridotto si traduca in un prodotto percepito come “minore”: un effetto assolutamente da evitare per il finale della saga della famiglia Toretto.

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