La vicenda di Peanut, scoiattolo star del web, spinge a una riforma della legge sugli animali; sostenitori mobilitati.
Mark e Daniela Longo, celebri proprietari del famoso scoiattolo Peanut (scoiattolo celeberrimo sui social, con oltre 800k follower), ritengono che gelosia e invidia abbiano avuto un ruolo nella decisione del Dipartimento di Conservazione Ambientale di New York (DEC) di confiscare e sopprimere il loro animale per presunti rischi legati alla rabbia.
Grazie al grande seguito online di Peanut, infatti, i Longo avevano anche raggiunto un successo finanziario notevole. Con il brand di “P’nut’s Freedom Farm”, la coppia ha attirato un pubblico vasto e fedele, anche sulla piattaforma OnlyFans, registrando un guadagno mensile da 800.000 dollari, utilizzati per sostenere il loro santuario di 350 acri (un chilometro quadrato e mezzo) dedicato agli animali.
Il recente intervento del DEC nella proprietà dei Longo a Pine City ha portato alla rimozione e alla soppressione non solo di Peanut, ma anche di Fred, un procione compagno di Peanut. Gli abitanti del luogo hanno manifestato solidarietà e affetto verso i Longo, considerandoli vittime di una “ingiustizia”. “Tutti continuavano a dirci che erano dispiaciuti per quanto successo a Peanut” ha raccontato Mark Longo, ricordando il sostegno ricevuto.
Questo intervento ha generato forti polemiche e richieste di cambiamenti normativi. Il deputato statale Jake Blumencranz ha così proposto una nuova legge, la “Peanut’s Law: Humane Animal Protection Act”, che prevede un periodo di attesa di 72 ore prima della soppressione di animali confiscati e un processo più umano. Altre figure pubbliche, incluso un portavoce dell’ex governatore di New York Andrew Cuomo e il deputato americano Marc Molinaro, hanno espresso a loro volta critiche verso il DEC, chiedendo al governatore attuale Kathy Hochul di rispondere alle accuse.
Sui social, il supporto ai Longo non si è fatto attendere: una raccolta fondi su GoFundMe per Peanut ha già superato i 132.000 dollari. Fino ad oggi, il DEC e l’ufficio del governatore non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo a quanto accaduto.