Nintendo innova con Alarmo, un risveglio smart frutto di una rara collaborazione tra hardware e software.
Era naturale aspettarsi che Nintendo stesse lavorando al successore della Switch. Ma la casa di Kyoto ha sorpreso tutti lanciando un prodotto inaspettato: un originale sveglia smart chiamata Alarmo. Con questo dispositivo, Nintendo mira a trasformare il momento del risveglio grazie al suo inconfondibile approccio creativo. Sul sito ufficiale, nella sezione “Chiedi allo sviluppatore”, sono stati rivelati alcuni dettagli curiosi sulla fase di sviluppo di Alarmo.
Per dar vita a questo progetto, Nintendo ha riunito due dipartimenti dalle dinamiche molto diverse: hardware e software. Questa collaborazione, insolita per l’azienda, ha permesso la nascita di un prodotto unico, anche se non senza difficoltà di comunicazione. Il direttore tecnologico Tetsuya Akama racconta come spiegare idee astratte ai programmatori sia stato complesso: “Se diciamo loro ‘vogliamo che faccia ¡boing!’, ci risponderanno con un ‘definisci boing’.” Per superare queste incomprensioni, Akama ha documentato la sua routine mattutina con foto e video, illustrando così gli effetti sonori desiderati al risveglio.
Anche i programmatori hanno contribuito con un approccio di massima precisione. Yosuke Tamori, produttore di Alarmo, spiega che le differenze di metodo hanno generato qualche fraintendimento: “Le espressioni vaghe sono difficili da interpretare per chi è abituato a lavorare con esattezza. Se chiediamo loro di aumentare la reattività, ci faranno domande precise, come ‘di quanti secondi esattamente?’”.
L’ispirazione (e la lezione) di Gunpei Yokoi: il successo attraverso l’innovazione di tecnologia non innovativa
Gunpei Yokoi, una figura fondamentale nella storia di Nintendo, sosteneva che “è possibile creare prodotti di successo utilizzando tecnologie non innovative, ma applicate in modo diverso”. Questo principio ha guidato progetti come la celebre Game Boy, lasciando un’impronta indelebile su Nintendo. Anche nel caso di Alarmo, Nintendo ha reinterpretato una tecnologia già nota: Alarmo utilizza infatti sensori a onde radio per monitorare i movimenti a letto in base a distanza e velocità.
Grazie a questa tecnologia, la sveglia rileva i movimenti dell’utente senza l’uso di una fotocamera e funziona anche attraverso coperte e lenzuola.
E così Alarmo reagirà ai tuoi movimenti e riprodurrà suoni se stiracchi le braccia o ti rotoli nel letto. Se ti muovi, quindi, il volume della sveglia diminuirà. E se ti alzi e ti allontani dal letto? La sveglia smette di suonare da sola (no, non c’è bisogno di pulsanti – non è questa un’innovazione unica per una sveglia).
Sebbene Tamori ammetta che la tecnologia in questione fosse ancora in piena evoluzione durante lo sviluppo, rivedendo il percorso intrapreso riconosce che l’uso di questi sensori si allinea in qualche modo alla filosofia di Yokoi.