Un titolo innovativo e audace ha tentato di rompere gli schemi tradizionali di questo genere: Libero Grande.
Quando si pensa ai giochi di calcio degli anni ’90, titoli come FIFA o Pro Evolution Soccer dominano l’immaginario collettivo. Ma non c’erano solo loro.
Sviluppato da Namco e rilasciato nel 1997 (1998 in Europa e Nord America), questo gioco per PlayStation rappresentava una svolta significativa rispetto ai classici giochi di calcio dell’epoca, concentrandosi su un aspetto che all’epoca era unico: il controllo di un singolo giocatore invece dell’intera squadra.
La caratteristica distintiva di Libero Grande era la sua meccanica di gioco centrata sul controllo individuale. Nei giochi di calcio tradizionali, i giocatori sono abituati a controllare l’intera squadra, passando da un calciatore all’altro per mantenere il controllo del pallone o difendere. Libero Grande, invece, faceva qualcosa di completamente diverso: consentiva al giocatore di vestire i panni di un solo calciatore per l’intera partita, con una visuale in terza persona.
Questo cambiamento poteva sembrare radicale all’epoca, ma aggiungeva un livello di profondità strategica senza precedenti. Invece di concentrarsi su ogni passaggio o movimento di tutta la squadra, il giocatore era chiamato a svolgere il proprio ruolo come un singolo membro del team, una prospettiva più vicina all’esperienza reale di un calciatore professionista. Il nome del gioco stesso, Libero Grande, fa riferimento al ruolo del libero, un giocatore versatile in difesa che ha il compito di organizzare la linea difensiva e talvolta contribuire all’attacco, un’analogia perfetta per la filosofia del gioco.
I giocatori iconici: leggende mascherate
Pur non disponendo di licenze ufficiali per i nomi delle squadre o dei giocatori reali, Libero Grande faceva un ottimo lavoro nel ricreare versioni fittizie di calciatori leggendari. I protagonisti del gioco erano chiaramente ispirati a grandi stelle del calcio degli anni ’90, con nomi modificati per evitare questioni legali. Alcuni esempi includono “Ariel G.” (chiaro riferimento ad Ariel Ortega), “Zedane” (che somiglia notevolmente a Zinedine Zidane) e “R. Baggio” (un ovvio tributo a Roberto Baggio). Questo permetteva ai giocatori di immedesimarsi in figure iconiche senza che Namco dovesse acquisire costose licenze ufficiali.
Ogni calciatore aveva le proprie statistiche uniche, che influenzavano le sue capacità in campo. La velocità, il tiro, il dribbling e la difesa erano alcune delle caratteristiche che variavano tra i diversi giocatori, e scegliere il giusto calciatore per ogni partita poteva fare la differenza.
Libero Grande offriva due modalità principali: Arcade e Grande
Modalità Arcade: Qui il giocatore selezionava uno dei calciatori disponibili e si immergeva in una serie di partite che simulavano un torneo internazionale. Ogni vittoria avanzava il giocatore nel torneo fino a raggiungere la finale e, eventualmente, vincere la coppa. La modalità arcade era relativamente semplice, ma il controllo del singolo giocatore richiedeva una maggiore attenzione alle tattiche e alla posizione in campo.
Modalità Grande: Questa era una sorta di modalità carriera, in cui il giocatore assumeva il controllo di un calciatore per un’intera stagione, cercando di migliorare le proprie prestazioni e vincere più partite possibile. Sebbene rudimentale rispetto agli standard odierni, questa modalità aggiungeva un ulteriore livello di profondità al gameplay.