Joker Folie à Deux: Flop al box office, ma come sono andati gli incassi dei sequel di altri film famosi nel passato?

L’industria cinematografica è sempre più incline a realizzare sequel dei film di successo, ma quali sono i risultati?

Anche se sono un valido strumento per mitigare i rischi connessi ai forti investimenti economici necessari per girare un blockbuster.

I vantaggi sono evidenti: da un lato il nuovo episodio è in qualche modo la continuazione del precedente, e quindi non è necessario partire da zero per concepire una nuova storia e trovare un cast funzionale allo scopo, dall’altro è già disponibile un pubblico fidelizzato, che non vede l’ora di andare al cinema per continuare a vedere i suoi eroi in azione.

Condizione necessaria, ma non sufficiente, è il successo del primo film.

E il primo Joker, del 2019, di Todd Philips, sembrava avere tutte le carte in regola per avere un sequel trionfale: un grande successo al botteghino, una storia accattivante con un protagonista ben disegnato e interpretato da un bravissimo Joaquin Phoenix, una forte attesa da parte del pubblico per sapere come sarebbe continuata la storia.

In effetti il sequel sembrava promettere bene, anche perché sia il regista che l’attore protagonista sono gli stessi, con l’aggiunta di Lady Gaga che avrebbe dovuto dare ulteriore valore aggiunto al nascente franchise.

Ma le cose non sono andate così, anzi: il primo Joker ha incassato a livello mondiale oltre un miliardo di dollari, mentre Joker: Folie à Deux si è fermato prima di raggiungere i 200 milioni. Finanziariamente parlando, un fiasco colossale.

Gli altri franchise del passato

Per contestualizzare il fallimento commerciale di questo sequel nel panorama cinematografico, è utile dare un occhiata a quanto successo ad altri franchise nel passato.

Per quanto riguarda una delle saghe fantascientifiche più famose di tutti i tempi, il primo Alien, di Ridley Scott, nel 1979 ha incassato 108 milioni di dollari, saliti a 131 nel 1986 con Aliens – Scontro finale, di James Cameron, con un ulteriore incremento a 159 nel 1982 con Alien3, di David Fincher, per arrivare a 191 nel 1997 con Alien – La clonazione, di Jean-Pierre Jeunet.

Una progressione lineare significativa di un franchise di successo, che ha continuato a macinare successi nel nuovo millennio, fino al recente Alien: Romulus, di Fede Alvarez, che ha incassato ben 350 milioni di dollari.

Ancora più significativa la saga di Terminator, il cui primo capitolo, di James Cameron, nel 1984 ha incassato 78 milioni di dollari, saliti a ben 524 nel 1991 con il successivo Terminator 2 – Il giorno del giudizio, sempre di Cameron, per poi rimanere sempre sopra i 250 nei successivi episodi.

E che dire di John Wick, il cui primo film, di Chad Stahelski, nel 2014 ha incassato 86 milioni, passati a 174 nel 2017 con il successivo John Wick – Capitolo 2, ulteriormente cresciuti a 328 nel 2019 con John Wick 3 – Parabellum, per raggiungere i 440 nel 2023 con l’ultimo John Wick 4.

Una crescita quasi geometrica che sancisce il successo mondiale dell’antieroe impersonato da Keanu Reeves.

E se vogliamo rimanere nell’universo DC, a cui il personaggio di Joker appartiene, che dire della trilogia del cavaliere oscuro, co-scritta e diretta da Christofer Nolan, con protagonista il Batman impersonato da Christian Bale?

Il primo Batman Begins ha incassato 375 milioni di dollari nel 2005, passati a un miliardo tondo nel 2008 con Il cavaliere oscuro, per poi arrivare a 1114 milioni con l’ultimo capitolo nel 2012, Il cavaliere oscuro – Il ritorno.

Senza avere nessuna pretesa fare un’affermazione scientificamente fondata, sembrerebbe quindi emergere un pattern, analizzando gli incassi dei fari franchise: condizione necessaria affinché possano continuare nel tempo è che il primo sequel sia un successo almeno paragonabile al primo capitolo.

Numeri alla mano, si può quindi tranquillamente affermare che il sequel di Joker, che ha incassato meno di un quinto del primo film, è stato un fiasco completo al botteghino.

E infatti non si parla di un terzo capitolo diretto da Tod Phillips, che anzi sembra avere espresso la volontà di voltare pagina…

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