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Ronaldo, l’annuncio: vende tutto e si candida per riportare il Brasile in vetta

Ronaldo annuncia la sua candidatura alla presidenza della CBF: un progetto di rinascita per il calcio brasiliano.

Cinque volte campioni del mondo, ma l’ultima volta che lo sono stati risale ad una vita fa (era il 2002, ben 22 anni fa): parliamo del Brasile, nazionale probabilmente più forte della storia ma frattanto nobile decaduta del calcio mondiale (tra le nazionali, si intende). Una Copa America conquistata nel 2019 e per il resto tanti flop anche molto rumorosi (si pensi al 7-1 in casa contro la Germania nel mondiale del 2014, una ferita che brucia ancora).

Per risalire la china, ha deciso di scendere in campo un calciatore che mondiali ne ha vinti due (uno da protagonista assoluto, uno da ragazzino), sfiorandone un terzo: è lui Luís Nazário de Lima, meglio conosciuto come Ronaldo. Il leggendario “Fenomeno” del calcio brasiliano (per alcuni il “vero” Ronaldo nella dicotomia con CR7) ha annunciato ufficialmente la sua candidatura alla presidenza della Confederazione Brasiliana di Calcio (CBF). L’annuncio è arrivato tramite una lettera pubblicata sul suo profilo Instagram, dove l’ex campione ha esposto la sua visione per il futuro del calcio brasiliano, con l’obiettivo di succedere all’attuale presidente, Ednaldo Rodrigues, nel 2026.

Il due volte vincitore del Pallone d’Oro, che in carriera ha vestito (in Europa) le maglie di PSV, Barcellona, Inter, Real Madrid e Milan, e che ha frattanto vestito la maglia della Seleção in 98 partite (segnando 62 gol – terzo miglior marcatore della storia della Nazionale), ha inoltre dichiarato di voler vendere la sua partecipazione nel Real Valladolid, squadra spagnola di cui è attualmente azionista principale, per evitare conflitti di interesse e dedicarsi completamente a questa nuova sfida: “Non sarà un ostacolo alla mia candidatura”, ha precisato.

Ronaldo si candida alla guida della Federazione brasiliana: una visione di rinnovamento per risorgere dalle ceneri

Nel suo messaggio rivolto ai tifosi e agli appassionati, Ronaldo ha condiviso riflessioni profonde e ambiziose:
“Il calcio brasiliano mi ha aperto le porte del mondo. Non parlo di me come giocatore, ma dell’eredità che portiamo come Paese. Indossare la maglia della Nazionale significa rappresentare una tradizione che supera i confini. Siamo ancora l’unica squadra ad aver vinto cinque Mondiali, ma la nostra eccellenza oggi non è più all’altezza del nostro potenziale.”

Ronaldo ha sottolineato come i problemi più gravi non si trovino sul campo, ma nelle strutture istituzionali che governano il calcio brasiliano. Da qui la necessità di un cambiamento radicale:
“Le mie motivazioni sono innumerevoli, ma la principale è ridare al nostro calcio il rispetto che merita. Vogliamo una gestione trasparente e una riforma che preservi ciò che ci sostiene e corregga ciò che ci ha portato al declino. Sogno una CBF amata dai brasiliani e rispettata a livello globale.”

Il Fenomeno ha anche annunciato la sua intenzione di percorrere ogni angolo del Brasile, ascoltando le esigenze di club, federazioni, atleti e tifosi. Tra i punti cardine del suo progetto figura l’introduzione di un piano di investimenti privati mai realizzato prima per sostenere lo sviluppo del calcio in tutte le regioni del Paese:
“Dobbiamo generare lavoro, business e innovazione, ma anche recuperare la credibilità delle nostre istituzioni, mantenendo viva la passione che ci contraddistingue. È tempo di un dialogo aperto con tutti gli attori coinvolti: sponsor, tifosi, atleti e società sportive.”

Ronaldo si presenta come il simbolo di un cambiamento epocale per il calcio brasiliano, puntando a una gestione moderna, inclusiva e sostenibile. Il suo obiettivo è ridare prestigio a un movimento che ha fatto la storia di questo sport, trasformando la CBF in un ente capace di rispecchiare il valore e il talento del Brasile sul palcoscenico mondiale. Ci riuscirà?

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