Con Dusan Vlahovic indisponibile, Thiago Motta si trova di fronte a una scelta delicata per affrontare il big match contro il Milan.
La sfida, cruciale per il prosieguo della stagione, richiede un’attenta valutazione tattica per compensare l’assenza dell’attaccante serbo, pilastro dell’offensiva juventina.
Motta, noto per il suo approccio creativo, ha a disposizione diverse opzioni, ma ognuna presenta sfide e opportunità. Kenan Yildiz è tra i nomi più discussi. Il giovane talento turco ha dimostrato grande qualità tecnica e maturità nonostante la sua giovane età. Potrebbe essere schierato come falso nove, un ruolo che gli consentirebbe di sfruttare la sua capacità di dialogare con i compagni e di muoversi tra le linee, creando spazi per gli inserimenti degli esterni.
Un’altra alternativa interessante è Timothy Weah. L’americano, più abituato a giocare come ala, può adattarsi in una posizione centrale per sfruttare la sua velocità e abilità nel tagliare alle spalle dei difensori. La sua duttilità tattica potrebbe offrire soluzioni impreviste, soprattutto in una gara che si preannuncia bloccata.
Idee per Motta
Thiago Motta potrebbe anche scegliere di affidarsi a un modulo più fluido, con centrocampisti offensivi come Fagioli o Thuram incaricati di supportare gli attaccanti. Questa opzione sacrificherebbe una figura di riferimento in area ma garantirebbe maggiore controllo del gioco e imprevedibilità.
La scelta di Motta avrà un impatto significativo sulla partita. Il Milan, guidato da Paulo Fonseca, vanta una difesa solida e ben organizzata, contro la quale la Juventus dovrà essere creativa e incisiva. La mancanza di un centravanti puro come Vlahovic complica il compito, ma il tecnico potrebbe trasformare questa difficoltà in un’opportunità per sperimentare nuove soluzioni tattiche.
La partita rappresenta un banco di prova sia per Motta sia per i giovani che potrebbero essere chiamati in causa. Dimostrare di poter competere ad alti livelli senza il proprio bomber titolare sarebbe un segnale forte per il campionato, consolidando l’idea che questa Juventus è in grado di affrontare anche le situazioni più difficili.