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Jurassic Park, è il tempo di farla finita con la saga (e non è l’unica): il sondaggio è impietoso

Un sondaggio tra 700 esperti di Hollywood boccia Jurassic Park e altre saghe storiche: troppe uscite, stanchezza del pubblico, incassi in calo.

C’è un momento, per ogni grande saga cinematografica, in cui il successo smette di essere una garanzia e diventa un’abitudine. E così la produzione audiovisiva diventa un riflesso automatico dell’industria, più che una risposta a un reale desiderio del pubblico. Il cinema commerciale vive anche di questo: spremere al massimo ciò che funziona, finché funziona. Il problema è capire quando smette di funzionare davvero.

È su questo punto che interviene un sondaggio condotto da Bloomberg tra circa 700 addetti ai lavori di Hollywood. La domanda era semplice, quasi brutale: quale saga saga cinematografica dovrebbe fermarsi per almeno dieci anni? Il risultato è stato altrettanto netto. In cima alla classifica, con 230 voti, c’è Jurassic Park. Un verdetto che pesa, soprattutto se si pensa a cosa rappresenta questo nome nella storia del cinema.

Da Jurassic Park a Batman (e gli altri franchise): quando l’evento diventa routine

La saga di Jurassic Park conta oggi sei film: la trilogia originale avviata nel 1993 e la più recente trilogia di Jurassic World. Il primo film resta un colossal assoluto, capace di superare i 900 milioni di dollari al botteghino mondiale in un’epoca in cui certe cifre erano tutt’altro che scontate. I capitoli successivi hanno continuato a incassare molto, spesso oltre il miliardo nella fase World, ma con un consenso critico e un entusiasmo del pubblico progressivamente in calo. Incassi alti, sì, ma sempre più slegati da un vero impatto culturale.

Seconda classificata nel sondaggio, con 172 voti, è Fast & Furious. Qui i numeri parlano da soli: undici film principali, senza contare spin-off e progetti collaterali. Dai primi capitoli più “stradali” si è arrivati a un cinema d’azione iperbolico, dove l’escalation ha sostituito la plausibilità. Al botteghino la saga ha superato complessivamente i 7 miliardi di dollari, ma gli ultimi capitoli mostrano segnali di stanchezza, con costi sempre più alti e margini meno rassicuranti. Pare in effetti che stiamo arrivando al capolinea.

Al terzo posto troviamo Mission: Impossible, con 132 voti. È un caso particolare: una saga che ha saputo mantenere standard qualitativi elevati, soprattutto negli ultimi episodi. I film sono otto, dal 1996 a oggi, con incassi globali che sfiorano i 4 miliardi di dollari. Eppure anche qui emerge l’idea che la continuità, persino quando è virtuosa, rischi di trasformarsi in saturazione. Anche Tom Cruise, simbolo stesso del progetto, sembra pagare il peso di una presenza ormai ininterrotta.

Nel gruppo delle altre saghe citate compaiono Transformers, Batman e The Hunger Games. Transformers ha accumulato sette film principali, con un totale superiore ai 5 miliardi di dollari incassati, ma una reputazione critica sempre più compromessa. Batman è un caso a parte: oltre dieci film in diverse incarnazioni, incassi enormi e, non a caso, anche un alto valore percepito nell’industria. Hunger Games, invece, si ferma a cinque film, con risultati solidi ma legati a un’epoca ben precisa.

Il punto, però, non è fare classifiche di incassi. Il sondaggio racconta altro: la sensazione diffusa che il pubblico non sia più disposto a seguire all’infinito gli stessi universi, senza una vera pausa creativa. Jurassic Park in testa non è solo un voto contro una saga. È un segnale chiaro a tutta l’industria.

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