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Fino alla fine di Gabriele Muccino è un remake? “Victoria” e tutto quello che c’è da sapere

Il film Fino alla fine di Gabriele Muccino è un progetto che porta in scena una storia complessa, basata su dinamiche di amicizia, amore e dramma, che ricorda molto da vicino il film tedesco Victoria di Sebastian Schipper, uscito nel 2015.

Sebbene Muccino non abbia pubblicizzato il suo film come un vero e proprio remake, la somiglianza nelle premesse narrative ha portato molti spettatori a domandarsi se si tratti effettivamente di un rifacimento, o almeno di una rivisitazione dell’originale tedesco.

Nel film di Muccino, un gruppo di amici si riunisce dopo molti anni, rievocando eventi del passato che li legano e, allo stesso tempo, li dividono. La storia si sviluppa in un’unica notte, nella quale vengono alla luce segreti, tensioni e sentimenti mai del tutto risolti. Fino alla fine è costruito in modo da esplorare le relazioni umane e la loro complessità, un tema caro a Muccino, che da sempre ha esplorato il lato emotivo delle connessioni tra persone.

Victoria: l’originale tedesco di Sebastian Schipper

Victoria, diretto da Schipper, racconta la storia di una giovane spagnola a Berlino che, in una notte che inizia come una semplice uscita con amici, viene trascinata in una serie di eventi pericolosi e sorprendenti. La particolarità di Victoria è che è stato girato in un’unica ripresa continua di 140 minuti, una scelta stilistica che rende la narrazione immersiva e coinvolgente, mentre accompagna lo spettatore nella notte surreale e movimentata della protagonista. Questa tecnica è stata centrale per Schipper, poiché rafforza il senso di urgenza e di autenticità della vicenda.

Pur condividendo la struttura di una storia ambientata in una sola notte, Fino alla fine e Victoria differiscono significativamente nei toni e negli obiettivi narrativi. Se Victoria è costruito come un thriller drammatico, che svela un crescendo di tensione e criminalità, Fino alla fine si concentra maggiormente sugli aspetti psicologici e relazionali dei protagonisti. Inoltre, Muccino non ha replicato l’espediente della singola ripresa continua, mantenendo invece una regia più classica e in linea con il suo stile cinematografico emotivo.

Nonostante le somiglianze nella struttura e nell’ambientazione notturna, Fino alla fine non è un vero e proprio remake di Victoria, quanto piuttosto una reinterpretazione libera della narrazione di una “notte straordinaria.” Muccino sembra essersi ispirato all’idea della notte come cornice per rivelare la natura umana, adattando però la storia ai temi a lui più congeniali.

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