Bitcoin: il calo natalizio è un’occasione di acquisto?

Il 17 dicembre Bitcoin ha raggiunto il suo nuovo massimo storico a 103176 euro, per poi ritracciare di oltre il 10%, toccando un minimo settimanale il 20 dicembre, a 88589 euro.

Dopo la violenta salita nelle sei settimane precendenti, che ha posto fine a una estenuante fase laterale durata diversi mesi, superando il vecchio punto di massimo a 67448 euro raggiunto il giorno 14 di marzo, questo movimento può essere al momento considerato come una semplice correzione, vista anche la volatilità intrinseca di Bitcoin.

Il problema è che sul grafico settimanale si è formato un engulfing bearish, una figura della candlestick analysis che si forma quando una candela rialzista è seguita da una ribassista molto più estesa, che si mangia completamente quella precedente. Una figura che in genere vede passare il controllo dalle forze rialziste a quelle ribassiste, comportando quindi un probabile calo dei prezzi nelle settimane successive.

Bisogna quindi preocuparsi? Fermo restando che nessuno ha la sfera magica, e che non voglio assolutamente dare nessun consiglio finanziario, ma semplicemente esporre il mio pensiero sull’argomento da un punto di vista squisitamente tecnico, probabilmente questo movimento dovrebbe essere visto più come una occasione di acquisto che un motivo di panico.

Un occasione di acquisto che potrebbe durare qualche settimana, consentendo un acquisto a prezzi potenzialmente ancora inferiori.

Almeno per chi crede nel Bitcoin come moneta del fututo (cosa altamente opinabile) e nell’andamento ciclico del suo valore (cosa forse ancora più altamente opinabile).

carta settimanale bitcoin euro

 

 

Bitcoin: se la teoria dei cicli quadriennali è ancora valida, forse questa è una occasione di ingresso

Sia chiaro che stiamo parlando di un asset che per definizione ha una volatilità enorme, che ha visto in passato cicli rialzisti clamorosi, seguiti da cicli ribassisti quasi altrettanto impressionanti, ma l’andamento nel suo complesso ha regalato guadagni nel lungo periodo incredibili, per chi ci ha creduto e ha investito in questo asset.

Ovviamente, non c’è nessuna garanzia che l’andamento continui in modo così prevedibile.

Al momento, comunque, siamo nel quarto ciclo consecutivo, e fino a oggi il loro andamento presenta grandi similitudini nell’andamento temporale, e differenze meno evidenti nella loro struttura, come per esempio il continuo calo dei guadagni conseguiti a ogni ciclo.

Il motore di questo andamento sembra essere l’halving, momento in cui il tasso di creazione dei bitcoin si dimezza, portando a un calo della loro disponibilità, fatto che in presenza di una domanda costante, in base alle teorie sul funzionamento dei mercati finanziari, dovrebbe comportare un aumento dei prezzi.

E finora è sempre stato così.

Nei tre cicli precedenti, Bitcoin ha guadagnato il suo massimo circa 400 giorni dopo l’halving. Se questa regola è ancora valida, allora possiamo stimare che in questo ciclo il picco di valore potrebbe essere raggiunto attorno al mese di ottobre del 2025.

Ovviamente la salita non è mai lineare, ma intervallata da correzioni anche violentissime.

Guardando al ciclo attualmemte in corso, dopo il summenzionato picco del 14 marzo, a 67448 euro, Bitcoin è sceso fino a 45123 euro, il 5 di agosto.

Un calo di oltre il 30%, rispetto al quale l’attuale correzione del mercato impallidisce.

Ovviamente, nel futuro non c’è certezza, ma non c’è motivo per non riflettere sul possibile andamento del valore di questo asset nei prossimi mesi. Personalmente sono molto curioso di scoprire cosa accadrà.

Staremo a vedere…

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