Site icon L'Alba News

28 giorni dopo, il trucco dietro la Londra svuotata (e il seguito decennale): con un budget di soli 8 milioni il miracolo

Con soli 8 milioni di dollari di budget, 28 giorni dopo trasformò Londra in una città fantasma senza CGI né set ricostruiti.

Quando nel 2002 uscì 28 giorni dopo (diretto da Danny Boyle, sceneggiatura di Alex Garland), il film si apriva con le  immagini di una Londra deserta: nessuna CGI massiccia, nessun set costruito ad hoc.

Con un budget relativamente modesto (circa 8 milioni di dollari), la troupe sfruttò tempistiche, coperture minime e grande rapidità per ottenere lo shock visivo di una metropoli abbandonata — girando all’alba, chiedendo piccole chiusure temporanee, usando camere leggere, muovendosi velocemente prima che la città si riempisse di vita. Dietro l’inquadratura, naturalmente, c’erano taxi, persone che passavano subito dopo, una città che si risvegliava lentamente. Ma sullo schermo tutto appariva immobile, irreale, apocalittico.

Quel film si dimostrò un successo non solo di critica ma anche al botteghino: incassi mondiali molto superiori al budget (oltre 80 milioni), con il pubblico affascinato dall’atmosfera cupa, tesa, in un universo post apocalittico reso credibile dall’ingegno della produzione.

Londra la fa da padrona nel primo capitolo della saga. I luoghi in cui il film è stato girato comprendono punti simbolo della capitale britannica come

Il film è stato girato principalmente a Londra. Alcuni dei luoghi includono: Westminster Bridge (dove è stata girata la scena iniziale che potete vedere qui sopra), Piccadilly Circus e la Foresta di Epping (utilizzata per le scene fuori Londra).

L’evoluzione della saga: 28 anni dopo e 28 settimane dopo

Dopo 28 settimane dopo (primo sequel, uscito nel 2007 e con un budget più elevato – 15 milioni), il franchise è rimasto in stand by per anni finché quest’anno è arrivato 28anni dopo, terzo capitolo ufficiale (diretto ancora da Boyle, scritto da Garland) che segna la rinascita della serie.

Uscito lo scorso giugno, ha potuto vantare un budget molto maggiore rispetto ai primi due capitoli (nel caso di 28 anni dopo si parla di una cifra attorno ai 60 milioni di dollari) e i risultati al botteghino possono dirsi soddisfacenti: il film ha incassato circa 151,2 milioni di dollari in tutto il mondo.

Chissà cosa vedremo in futuro (sia in termini di budget che di risultati al botteghino): 28 anni dopo è infatti stato pensato come l’inizio di una nuova trilogia (ed è stato già confermato il prossimo sequel: 28 Years Later: The Bone Temple, in uscita il 16 gennaio 2026, diretto in questo caso da Nia DaCosta).

Exit mobile version